- Non te lo vorrei dì, ma sei diventata malinconica.
- Non te vorrei contraddì, ma lo sono sempre stata.
- Ho capito, ma che fine ha fatto la tua vena sarcastica? La tua vena ironica? La tua vena sagace?
- In famiglia siamo microcitemici.. Forse dipende da quello...
- tu sei microcitemica?
- no.
- e allora che c'entra?
- c'entra che le vene di cui parli tu non si trovano facilmente, quello il medico cerca con quel coso elastico, di pomparti la vena ma non è detto che la prenda..
- laccio emostatico.
- sei sicuro di non essere l'amico immaginario di mia madre sì?
- dai Gei... Ripijati.. Vatti a tagliare i capelli, fai una doccia, una ceretta..una cosa che non fai da tanto tempo..
- a no, sei l'amico immaginario di Brignano.
- eccollaaaa.. Siori e siore sta tornando su questi schermii Geeeeeei!
- falla finita sei molesto.
- eddai...
- dai allora ti racconto una cosa simpatica che m'è successa l'altro giorno a lavoro.
- daje.
- ero in accademia no!?
- si si dai dai racconta..
- e famme parlà!
- stai calma eh..
- dicevo, ero in accademia..e niente ad un certo punto vedo fuori dalla porta una signora, con una pelliccia, un cappello bianco e un carrello con un'ananas dentro.
- che storia avvincente!
- sei l'amico immaginario di Dori. Aggiudicato.
- ma io so l'amico tuo.. Mi hai creato te..
- dai si fa per ridere..
- va be dai racconta sta storia della donna ananas.
- eh bravo, in effetti oltre ad averlo nel carrello, ci assomigliava pure ad un ananas.. Stessa forma!!! Insomma sta signora, guardava dentro l'accademia e parlava.. Allora io, pensando che stesse parlando con me, sono uscita.. E ho visto che parlava da sola.
- sai che novità, tu mo che stai a fà? Non stai parlando da sola?
- ma non avevi detto che eri amico mio!? Sei immaginario sì, ma sei un amico, con gli amici si parla...
- me l'hai fatta prende male, c'hai ragione scusa.
- vabbè insomma questa parlava da sola...
- e che diceva!??
- diceva tipo.. "Che poi le mutande che si faceva fare mamma su misura erano molto comode, peccato che il mio culo non è come il suo, se no mica ci facevo gli stracci a casa, ma poi la gente che usa il perizoma secondo te come fa a farci gli stracci? Che pulisci con un perizoma? Ah. Niente ci pulisci... Ah. Ah.
- ma rideva?!
- era un "ah" al posto di un "eh".
- aaaah.
-eh.
- vabbè mo basta eh?
- ah. Ah.
-...
- dai...
- insomma, questa continuava a parlare e diceva.. "Che poi il perizoma è pure poco igienico ah, parliamoci chiaro: tanto vale che vai in giro senza mutande, sicuramente è più comodo, ah.. Ovviamente non con la gonna eh. Ah. Ma con i pantaloni ah".
- e quand'è che hai fatto il numero!?
- che numero?
- quello che ti togli le mutande senza levarti i pantaloni....... Il 118 cretina!
- aaah. Eh.
- che fai ricominci!?
- avrei dovuto farlo è vero, ma quella donna mi ha fatto pensare a quanto la pazzia sia maledettamente sincera. A come le persone considerate "pazze" dicano sempre la verità, sempre quello che pensano. Senza filtri. Ecco quella signora mi ha fatto pensare a quanti filtri io abbia, a come prima di dire una cosa ci penso un miliardo di volte e se invece ci penso un miliardo - 1 , sicuro esce fuori un qualcosa che non è del tutto appropriata. Ma che mi importa dell'appropriato!? Non posso dire quello che penso e basta? Non posso girare anche io con un ananas in un carrello e parlare di mutande!?
- Non ce la posso fare a seguirti..
- è una questione di libertá capisci?
- no.
- come no?
- nel mondo immaginario non esiste questo termine..
- "Libertà" non è fare come ti pare "libertà è partecipazione'"
- come siete fatti strani voialtri...date un nome alle cose più scontate.. Partecipare è correre, conoscere, condividere, discutere, esprimere.. Partecipare è..vivere.. Perchè uno non dovrebbe vivere partecipando!?
- già.. Me lo chiedo anche io.. dunque nel mondo immaginario la libertà si respira ovunque?
- Proprio così. Lo vedi che hai ancora bisogno di me?
- Già. Se no perchè saresti tornato?
- Non te vorrei contraddì, ma lo sono sempre stata.
- Ho capito, ma che fine ha fatto la tua vena sarcastica? La tua vena ironica? La tua vena sagace?
- In famiglia siamo microcitemici.. Forse dipende da quello...
- tu sei microcitemica?
- no.
- e allora che c'entra?
- c'entra che le vene di cui parli tu non si trovano facilmente, quello il medico cerca con quel coso elastico, di pomparti la vena ma non è detto che la prenda..
- laccio emostatico.
- sei sicuro di non essere l'amico immaginario di mia madre sì?
- dai Gei... Ripijati.. Vatti a tagliare i capelli, fai una doccia, una ceretta..una cosa che non fai da tanto tempo..
- a no, sei l'amico immaginario di Brignano.
- eccollaaaa.. Siori e siore sta tornando su questi schermii Geeeeeei!
- falla finita sei molesto.
- eddai...
- dai allora ti racconto una cosa simpatica che m'è successa l'altro giorno a lavoro.
- daje.
- ero in accademia no!?
- si si dai dai racconta..
- e famme parlà!
- stai calma eh..
- dicevo, ero in accademia..e niente ad un certo punto vedo fuori dalla porta una signora, con una pelliccia, un cappello bianco e un carrello con un'ananas dentro.
- che storia avvincente!
- sei l'amico immaginario di Dori. Aggiudicato.
- ma io so l'amico tuo.. Mi hai creato te..
- dai si fa per ridere..
- va be dai racconta sta storia della donna ananas.
- eh bravo, in effetti oltre ad averlo nel carrello, ci assomigliava pure ad un ananas.. Stessa forma!!! Insomma sta signora, guardava dentro l'accademia e parlava.. Allora io, pensando che stesse parlando con me, sono uscita.. E ho visto che parlava da sola.
- sai che novità, tu mo che stai a fà? Non stai parlando da sola?
- ma non avevi detto che eri amico mio!? Sei immaginario sì, ma sei un amico, con gli amici si parla...
- me l'hai fatta prende male, c'hai ragione scusa.
- vabbè insomma questa parlava da sola...
- e che diceva!??
- diceva tipo.. "Che poi le mutande che si faceva fare mamma su misura erano molto comode, peccato che il mio culo non è come il suo, se no mica ci facevo gli stracci a casa, ma poi la gente che usa il perizoma secondo te come fa a farci gli stracci? Che pulisci con un perizoma? Ah. Niente ci pulisci... Ah. Ah.
- ma rideva?!
- era un "ah" al posto di un "eh".
- aaaah.
-eh.
- vabbè mo basta eh?
- ah. Ah.
-...
- dai...
- insomma, questa continuava a parlare e diceva.. "Che poi il perizoma è pure poco igienico ah, parliamoci chiaro: tanto vale che vai in giro senza mutande, sicuramente è più comodo, ah.. Ovviamente non con la gonna eh. Ah. Ma con i pantaloni ah".
- e quand'è che hai fatto il numero!?
- che numero?
- quello che ti togli le mutande senza levarti i pantaloni....... Il 118 cretina!
- aaah. Eh.
- che fai ricominci!?
- avrei dovuto farlo è vero, ma quella donna mi ha fatto pensare a quanto la pazzia sia maledettamente sincera. A come le persone considerate "pazze" dicano sempre la verità, sempre quello che pensano. Senza filtri. Ecco quella signora mi ha fatto pensare a quanti filtri io abbia, a come prima di dire una cosa ci penso un miliardo di volte e se invece ci penso un miliardo - 1 , sicuro esce fuori un qualcosa che non è del tutto appropriata. Ma che mi importa dell'appropriato!? Non posso dire quello che penso e basta? Non posso girare anche io con un ananas in un carrello e parlare di mutande!?
- Non ce la posso fare a seguirti..
- è una questione di libertá capisci?
- no.
- come no?
- nel mondo immaginario non esiste questo termine..
- "Libertà" non è fare come ti pare "libertà è partecipazione'"
- come siete fatti strani voialtri...date un nome alle cose più scontate.. Partecipare è correre, conoscere, condividere, discutere, esprimere.. Partecipare è..vivere.. Perchè uno non dovrebbe vivere partecipando!?
- già.. Me lo chiedo anche io.. dunque nel mondo immaginario la libertà si respira ovunque?
- Proprio così. Lo vedi che hai ancora bisogno di me?
- Già. Se no perchè saresti tornato?