Stanotte ho sognato che ero su un treno. Un treno vecchio, unto e bisunto, cercavo di connettermi inutilmente alla wifi inesistente, per leggere il mio blog.
Già, il mio blog, abbandonato a se stesso, forse perchè troppo presa dalle mie cose per dedicargli il tempo e la cura che gli devo.
Sì io credo di dovere molto a questo blog, perchè mi permette di fermarmi, fermare il mio treno in corsa e osservarlo bene: nei suoi angoli pieni di polvere, nei suoi cuscini sui quali si sono posate milioni di teste, mi consente di staccare le gomme masticate incastrate lì dove "tanto non ci guarda nessuno", ma sopratutto di pulire bene i vetri, mezzo imprescindibile per mantenere il contatto con la realtà.
Insomma, l'ho abbandonato, certamente per cose più importanti, per dare spazio a momenti di vita che ogni essere adulto e maturo deve prima o poi affrontare. Ma il senso di colpa, seppur latente, mi consente solo di affacciarmi timidamente, con poche parole, a questa finestra sul mondo. Giusto per farvi capire che sono ancora qui.
Da piccola quando passava un treno, ovunque nel mondo, scattava la mia mano a salutare contemporaneamente con il dire "ciao Nonno!" . Mio Nonno lavorava alle ferrovie e io non penso di averlo mai visto su un treno, però se me lo devo immaginare me lo immagino lì, con il fischietto in bocca che mi saluta, attraverso quei vetri, puliti, e con gli occhi sorridenti.
Vedo intorno a me tanti treni correre velocissimi, a volte ho detto loro di non correre troppo, di fermarsi a guardare il panorama, di imprecare un po' alla fermata di, che ne so, "Staiapiottà Fermate", perchè a volte serve anche quello.
Se corri troppo, ti schianti, non è una cosa sicura al 100% ma al 90% sì.
Allora mi chiedo perchè corri tanto se lo sai che il rischio è direttamente proporzionale?
Se corri tanto, credo, è perchè sai di certo qual è la tua meta. Se non la conosci, fermati. Se sai dove andare puoi anche correre, con le dovute accortezze, s'intende.
Ora il mio treno corre veloce, velocissimo, su una strada sicura, benchè a volte in salita.
Per tutti gli altri treni, non mi resta che augurare "Buon Viaggio".
Già, il mio blog, abbandonato a se stesso, forse perchè troppo presa dalle mie cose per dedicargli il tempo e la cura che gli devo.
Sì io credo di dovere molto a questo blog, perchè mi permette di fermarmi, fermare il mio treno in corsa e osservarlo bene: nei suoi angoli pieni di polvere, nei suoi cuscini sui quali si sono posate milioni di teste, mi consente di staccare le gomme masticate incastrate lì dove "tanto non ci guarda nessuno", ma sopratutto di pulire bene i vetri, mezzo imprescindibile per mantenere il contatto con la realtà.
Insomma, l'ho abbandonato, certamente per cose più importanti, per dare spazio a momenti di vita che ogni essere adulto e maturo deve prima o poi affrontare. Ma il senso di colpa, seppur latente, mi consente solo di affacciarmi timidamente, con poche parole, a questa finestra sul mondo. Giusto per farvi capire che sono ancora qui.
Da piccola quando passava un treno, ovunque nel mondo, scattava la mia mano a salutare contemporaneamente con il dire "ciao Nonno!" . Mio Nonno lavorava alle ferrovie e io non penso di averlo mai visto su un treno, però se me lo devo immaginare me lo immagino lì, con il fischietto in bocca che mi saluta, attraverso quei vetri, puliti, e con gli occhi sorridenti.
Vedo intorno a me tanti treni correre velocissimi, a volte ho detto loro di non correre troppo, di fermarsi a guardare il panorama, di imprecare un po' alla fermata di, che ne so, "Staiapiottà Fermate", perchè a volte serve anche quello.
Se corri troppo, ti schianti, non è una cosa sicura al 100% ma al 90% sì.
Allora mi chiedo perchè corri tanto se lo sai che il rischio è direttamente proporzionale?
Se corri tanto, credo, è perchè sai di certo qual è la tua meta. Se non la conosci, fermati. Se sai dove andare puoi anche correre, con le dovute accortezze, s'intende.
Ora il mio treno corre veloce, velocissimo, su una strada sicura, benchè a volte in salita.
Per tutti gli altri treni, non mi resta che augurare "Buon Viaggio".