Una signora ben vestita, sull'ottantina o forse no, settantanni circa, seduta al primo posto dell'autobus, ha una crocchia in testa ben fatta. Mille forcine la tengono su, nessun ciuffo di capelli scappa. Rughe profondissime le solcano il viso, accuratamente colmate da una buona dose di stucco. Orecchini d'oro tirano il lobo troppo in giù, li deve portare da quando era bambina.
Una signora vestita di bianco con il velo in testa, pelle color cioccolato, occhi amorevoli e fiduciosi. Un tatuaggio le segna la fronte, altri due, forse troppo a fondo, le disegnano le braccia. Anche lei anziana rimane in piedi, nessuno le cede il posto.
La signora dalla crocchia bionda forzata, parla...straparla in realtà, come se la signora color cioccolato non ci fosse. Comincia la sagra dei luoghi comuni. Le dà della ladra, ladra di marciapiedi, ladra di lavoro, ladra di aria, ladra di Roma. Ogni cosa le è stata sottratta da gente come quella, persino il posto sull'autobus. Spacciano puzzano e rubano il lavoro..ecco..i comunisti hanno vinto e non ci sarà più posto per gli italiani in italia.
La signora color cioccolato sorride, non sembra turbata..ascolta attenta torturandosi le mani per non parlare. Viene da lontano lei, lontano anni luce da quelle cose.
Penso a come reagirei se qualcuno parlasse così di me, davanti a me. Mi si stringe lo stomaco e mi preparo una frase ad effetto da dire prima di scendere da quel tugurio.
La signora color cioccolato scende alla mia fermata e mi precede. Si gira, guarda la signora dalla crocchia bionda e sorridere... perchè lei lo sa che un sorriso, vale più di mille parole.
Io così la mia frase ad effetto, la tengo per me, l'ambizione di cambiare questo mondo è troppo grande per giocarmela con parole stupide.
Una signora vestita di bianco con il velo in testa, pelle color cioccolato, occhi amorevoli e fiduciosi. Un tatuaggio le segna la fronte, altri due, forse troppo a fondo, le disegnano le braccia. Anche lei anziana rimane in piedi, nessuno le cede il posto.
La signora dalla crocchia bionda forzata, parla...straparla in realtà, come se la signora color cioccolato non ci fosse. Comincia la sagra dei luoghi comuni. Le dà della ladra, ladra di marciapiedi, ladra di lavoro, ladra di aria, ladra di Roma. Ogni cosa le è stata sottratta da gente come quella, persino il posto sull'autobus. Spacciano puzzano e rubano il lavoro..ecco..i comunisti hanno vinto e non ci sarà più posto per gli italiani in italia.
La signora color cioccolato sorride, non sembra turbata..ascolta attenta torturandosi le mani per non parlare. Viene da lontano lei, lontano anni luce da quelle cose.
Penso a come reagirei se qualcuno parlasse così di me, davanti a me. Mi si stringe lo stomaco e mi preparo una frase ad effetto da dire prima di scendere da quel tugurio.
La signora color cioccolato scende alla mia fermata e mi precede. Si gira, guarda la signora dalla crocchia bionda e sorridere... perchè lei lo sa che un sorriso, vale più di mille parole.
Io così la mia frase ad effetto, la tengo per me, l'ambizione di cambiare questo mondo è troppo grande per giocarmela con parole stupide.